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Università di Messina. “Nella fucina dei poeti cantastorie”: parole, suoni, gesti, immagini della canzone narrativa italiana

Scritto da il 9 Ottobre 2019

Il 17 e il 18 ottobre 2019, alle ore 9.00, si terrà una giornata studio presso l’Auditorium Dicam, Popo Annunziata dal titolo “Nella fucina dei poeti cantastorie. Parole, suoni, gesti, immagini della canzone narrativa italiana”.

Con riferimenti a forme diverse, più o meno antiche, moderne, colte o popolari, di conoscenza, narrazione e spettacolo, queste giornate di studio proveranno a restituire al pubblico, specie a quello di studenti e dottorandi, una panoramica dello strumentario linguistico, discorsuale, letterario, immaginario, poetico-musicale, pittorico, teatrale diffuso nel variegato fenomeno della canzone narrativa italiana. Si tratta di giornate di studio pensate e organizzate da Mauro Geraci, antropologo culturale da decenni concentrato sul fenomeno dei poeti-cantastorie siciliani, delle cui prospettive comunicative, spettacolari e conoscitive Le ragioni dei cantastorie. Poesia e realtà nella cultura popolare di Sud pubblicato nel 1996, costituisce il primo studio sistematico. Fenomeno della canzone narrativa che, dai repertori miniati, liturgici e agiografici del Medioevo, giunge a quelli folklorici dei dijasillari come l’abruzzese Giannina Malaspina o dei cuntasanti o cantastorie orbi di Messina e Palermo, fino alla pittura epico-cavalleresca di Nerina Chiarenza e alle cronache su cui è in gran parte incentrato il repertorio di storie e ballate di importanti cantastorie siciliani quali Giuseppe Ricotta e Franco Trincale. Sull’attività di quest’ultimo, vero e proprio maestro e innovatore dello spettacolo dei cantastorie, sarà proiettato alla presenza del suo autore il recentissimo e originale film documentario I cunta di Franco. Storia del cantastorie Trincale e della sua chitarra (2019) del regista Rocco Ministeri. A tale, possibile itinerario storico-comparativo nell’armamentario comunicativo e conoscitivo della canzone narrativa italiana, contribuiranno relazioni di carattere antropologico quali quelle di Mauro Geraci, Sergio Todesco e Gianfranco Spitilli, filologico quale quella di Carlo Donà, etnomusicologico quali quelle di Mario Sarica e Domenico Di Virgilio, sociologico quale quella di Francesco Pira che parlerà del rapporto tra cantastorie, mass media e storytelling, come anche ascolti, proiezioni e recital dal vivo tesi a esemplificare e porre in risalto analogie e differenze. Alle due giornate s’aggiunge una visita guidata al Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani del Villaggio Gesso (Messina) che, in particolare, custodisce una preziosa collezione di dischi, libretti e fogli volanti, nonché strumenti di liuteria catanese particolarmente in uso presso i poeti-cantastorie di Sicilia.

 

 

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