Successo per gli Iricanti: “Strati Persi”, nuovo CD, al Teatro Re Grillo di Licata
Scritto da Valentina Di Salvo il 8 Gennaio 2019
Immagina il cielo stellato d’inverno con uno spicchio di luna che, curiosa, sbircia la notte. Immagina le onde del mare accarezzare il fianco del meraviglioso comune di Licata e prova a immaginarne l’odore. Adesso prova a percepire le melodie di questa terra dall’antica cultura, i suoni eterogenei, mediterranei e latini.
Legami con il vissuto siciliano, con l’umanità mediterranea incisa nel tempo.
Suoni contaminati e intricati alle note di natura. Del vento, del mare, della terra.
Immagina tutto questo in continua evoluzione e mai ingessato nelle forme della tradizione.
Adesso fa’ un ultimo sforzo e, nel buio della sera, immagina di sentire una voce limpida che squarcia il silenzio della platea per ripetere le parole di Herman Hesse La musica è basata sull’armonia tra Cielo e Terra, è la coincidenza tra il disordine e la chiarezza e poi terminare con quelle di Beethoven La musica è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia.
Sul palco del Teatro Comunale “Re Grillo” di Licata, incorniciato dal sipario rosso scarlatto, il narratore della serata Francesco Pira, sociologo e giornalista, accogliere l’applauso del folto pubblico dopo aver pronunciato quelle parole.
Questa è la descrizione del concerto-evento che sabato 5 gennaio ha riscosso un enorme successo di pubblico nel teatro di Licata.
Loro, gli Iricanti.
Un gruppo legato da ideali comuni, formato dalla voce solista – presente anche nel coro – di Concetta Casano, dal musicista Mimmo De Caro al contrabasso e al mandolino, dal batterista Calogero Marrali, dal percussionista Amedeo Maniglia, dalla musicista Rosita Piritore al piano e alla tastiere, e dalla voce di Armando Sorce, chitarrista e leader del gruppo.
Protagonisti di un’incantevole serata, sono riusciti a emozionare, entusiasmare e trascinare il pubblico fino alla fine, trasmettendo i profondi significati del loro nuovo CD, “Strati Persi”, presentato durante l’evento.
Questo, dunque, è il suono di una terra che non ha mai smesso di farsi sentire ma che continua a esprimersi attraverso le riproduttività poetico-musicale.
«Suonare a Licata al Teatro Re – ha detto il leader Armando Sorce – ci regala sempre un’emozione speciale. Siamo contenti che il pubblico abbia gradito la nostra proposta musicale attraversata da simbologie».
Durante il concerto è stata realizzata una versione straordinaria del brano Cu Ti Lu Dissi e Tarantella marinara per omaggiare Rosa Balistreri.
Francesco Pira ha ricordato al pubblico le ultime parole della cantante licatese, la sua predisposizione morale di stare sempre dalla parte dei più deboli, i suoi testi e il suo patrimonio librario donato alla biblioteca comunale di Licata.
Gli Iricanti si sono poi esibiti con Vuci di Mari, brano dialettale su uno dei quartieri più belli della città, la Marina, ispirato a un testo del poeta licatese pluripremiato Lorenzo Peritore.
“Gli Iricanti –ha aggiunto Francesco Pira al termine dell’evento – li ammiro tanto per la loro tenacia, per il loro stile, per la voglia di cantare la Sicilia ovunque e comunque. Per questo spero continuino sempre. Quello che hanno già testimoniato è indelebile. Sono stato felice di essere con loro sul palco”.
Francesco Pira –sociologo, giornalista e, per l’occasione, narratore dell’evento – da anni è legato al gruppo da una forte amicizia e non ha mai smesso di seguirli percorrendo la loro storia attraverso i successi e le evoluzioni.