Spaccio di droga davanti alle scuole: 6 arresti tra Patti, Gioiosa Marea e Barcellona P.G.
Scritto da Redazione il 10 Dicembre 2019
I Carabinieri della Compagnia di Patti, stamane all’alba, su richiesta delle Procure della Repubblica di Patti e Messina in esecuzione ai provvedimenti emessi dal GIP del Tribunale di Patti (ME), Dott. Eugenio Aliquò e dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Messina, Dott. Michele Saya, hanno arrestato, sottoponendoli alla misura cautelare degli arresti domiciliari, Ignacio Francisco Gonzalez Perez 29 anni cubano, residente a Patti, Marco Pietro Calabrese 26 anni di Barcellona, Alessandro D’Amico 25 anni, Michael Morciano 20 anni, Rosario Lo Presti 22 anni tutti di Patti e M. G., 18 anni, all’epoca dei fatti minorenne, condotto invece presso un istituto di custodia per minori. Inoltre, nell’ordinanza cautelare sono stati disposti 4 ulteriori provvedimenti cautelari emessi a carico di Mauro Corica 37 anni di Barcellona P.G. e dei 20 anni, Agostino Antonio Sangiorgio di Patti e Andrea Fabrizio Soloperto di Gioiosa Marea, sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora, nonché Daniela Sorbera, 36 anni di Gioiosa Marea, sottoposta ad obbligo di presentazione alla P.G.. Tutti gli indagati sono gravemente indiziati del reato di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso tra loro e, per uno specifico episodio, per i soli Gonzalez, Corica e Calabrese, anche di estorsione in concorso. I provvedimenti restrittivi sono scaturiti dall’attività di indagine sviluppata dalla Sezione Operativa della Compagnia di Patti, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Giorgia Orlando, i cui esiti hanno consentito di portare alla luce una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti, costituita da ragazzi, alcuni dei quali appena maggiorenni, che cedevano marijuana e cocaina ad altrettanto giovanissimi acquirenti, talvolta minorenni, non solo nei luoghi della movida dei comuni di Patti e Gioiosa Marea ma anche, fatto ancora più grave ed inquietante, all’esterno di alcuni istituti scolastici di Patti, Gioiosa Marea. L’attività investigativa ha tratto origine nel novembre del 2018, quando i militari della Compagnia di Patti hanno concentrato le loro attenzioni su alcuni soggetti stranieri, sospettati di spacciare sostanze stupefacenti. Gli accertamenti preliminari svolti dai militari hanno consentito, da un lato di appurare come gli stranieri monitorati si limitassero al consumo di droga, dall’altro di giungere, attraverso un’analisi delle loro frequentazioni, alla scoperta di una fitta rete di spaccio condotta da giovanissimi ed avente il proprio baricentro proprio nel comune di Patti. Sin dall’inizio delle investigazioni, in particolare, è risultato evidente come queste attività di cessione di droga avessero come destinatari principali soggetti minori, ai quali la droga, in più circostanze, veniva ceduta all’esterno di istituti scolastici, ove i giovanissimi consumatori potevano reperire le sostanze stupefacenti con facilità per la presenza degli spacciatori. I Carabinieri della Sezione Operativa, quindi, a fronte di tali gravi fenomeni, hanno avviato attività tecniche d’intercettazione sia telefoniche che ambientali, finalizzate a stabilire l’entità del traffico e a meglio definire le responsabilità individuali dei giovani indagati. Nel corso delle indagini, sono stati documentati numerosi incontri mirati all’approvvigionamento di sostanze del tipo marijuana e cocaina da rivendere sulla piazza di Patti, attraverso un’attività di riscontro resa più che mai complessa dal fatto che gli indagati hanno sempre comunicato essenzialmente attraverso gli applicativi “Telegram” e “Whatsapp”. A seguito dei continui controlli, delle perquisizioni e dei sequestri effettuati dai militari, i giovani indagati, preoccupati per le attività sempre più stringenti dei carabinieri, iniziarono a scambiarsi commenti ed indicazioni attraverso la linea telefonica “ordinaria”, pur mantenendo un linguaggio criptico. Nei dialoghi intercettati, quindi, i giovani facevano continui riferimenti alla qualità, al prezzo di acquisto e di rivendita della droga, nonché delle sue modalità di occultamento e preparazione, tradendo, nonostante la giovanissima età, una considerevole pericolosità sociale ed una rilevante propensione criminale. Nel complesso l’attività investigativa condotta dai Carabinieri sotto il coordinamento della Procura di Patti e di quella dei minori di Messina, ha posto l’attenzione sul preoccupante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, peraltro in prossimità di istituti scolastici, così largamente diffuso tra i giovanissimi, anche minorenni, nelle vesti di spacciatori e di consumatori. Da questo punto di vista si rimarca come l’attività delle Forze dell’Ordine e della magistratura non sia di per sé sufficiente a combattere il fenomeno in questione, rimandando all’importanza fondamentale della prevenzione e dell’educazione in ambito famigliare e scolastico.