Smaltimento rifiuti, autorizzata la discarica di Catania. Al lavoro per superare l’emergenza
Scritto da Redazione il 26 Novembre 2020
Il dirigente generale del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti Calogero Foti ha autorizzato il Comune di Milazzo al conferimento dei rifiuti indifferenziati, prodotti sul proprio territorio, presso gli impianti di trattamento meccanico biologico della Sicula Trasporti di Catania. Potranno essere conferite 34,3 tonnellate al giorno, una quantità che consente al Comune di andare in sofferenza, così come è accaduto sino ad ora in quanto nell’impianto di Enna, l’autorizzazione era appena per 15 tonnellate a fronte di una produzione di 35.
Non solo. La discarica della Sicula Trasporti è decisamente più vicina dal punto di vista logistico rispetto ai precedenti siti di Alcamo e di Enna e ciò consentirà non solo una migliore gestione del servizio, ma anche un consistente risparmio sui costi complessivi che alla fine finivano nelle bollette a carico dei cittadini.
A seguito del decreto regionale, il Comune di Milazzo assieme alla ditta ha programmato una attività di rientro dall’emergenza in atto in città ed è stato assicurato che entro martedi/mercoledi della prossima settimana, la situazione sarà normalizzata su tutto il territorio comunale.
Già ieri l’Amministrazione comunale aveva chiesto ai cittadini di non conferire la plastica rinviando lo smaltimento di tale frazione alla prossima settimana proprio per consentire alla “Super Eco” di poter procedere al ritiro dell’indifferenziata che si è accumulata in questi giorni in diverse zone del territorio. E già da questa mattina si sta operando in tal senso.
L’obiettivo è comunque tornare a regime per incrementare la raccolta differenziata anche perché il decreto della Regione che autorizza a conferire negli impianti della Sicula Trasporti, contiene anche una formale diffida ai Comuni a ridurre i quantitativi di rifiuto indifferenziato, incrementando la “differenziata” fino alla percentuale del 65%, così come imposto dalla legge. E si ribadiscono altresì le responsabilità dei comuni inadempienti per gli effetti conseguenti al mancato raggiungimento di tale obiettivo minimo di raccolta differenziata.