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S. Lucia del Mela. Primo appuntamento con “Il maggio dei libri”: “La dolente Pia de’ Tolomei” di V. Gangemi

Scritto da il 30 Aprile 2019

Nella prestigiosa cornice nazionale de “Il maggio dei libri” si svolgerà il primo incontro con la scrittrice Valentina Gangemi che, nelle stanze dell’Ex Carcere Borbonico di S. Lucia del Mela, presenterà il suo libro dal titolo “La dolente Pia de’ Tolomei”.

L’appuntamento è previsto giovedì 2 maggio alle ore 18:00 nell’edificio situato in Piazza Milite Ignoto.

A introdurre i lavori sarà la dott.ssa pedagogista Donatella Manna.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Matteo Sciotto, si entrerà nel vivo della presentazione grazie alla giornalista de “La Gazzetta del Sud” Katia Trifirò che dialogherà con la scrittrice Valentina Gangemi.

Intervento critico di Giulia Fasolo del centro antiviolenza “Frida”.

Monica Bonanno leggerà alcuni dei passi più significativi del libro.

FOCUS:

Divina Commedia, V Canto del Purgatorio: 7 versi, quelli finali, criptici, enigmatici, che cantano della donna passata alla storia come Pia de’ Tolomei. Eppure Dante non menziona il suo cognome, né dà alcun segno tangibile di riconoscimento. Chi è “la Pia”? E soprattutto perché il Sommo Poeta ne parla in soli 7 versi? Come nascerà il mito di Pia de’ Tolomei, di cui tanto si scriverà, specialmente durante il Romanticismo? Chi è a dare quel “LA” che spingerà Bartolomeo Sestini, Salvadore Cammarano, Carlo Marenco, Carolina Invernizio e tanti altri a scrivere opere che trattano proprio di Pia de’ Tolomei?

L’autrice del saggio, Valentina Gangemi, si propone di dare una risposta a questi interrogativi, analizzando la storia letteraria di Pia de’ Tolomei. Un viaggio che parte dagli antichi commentatori danteschi, come Pietro Alighieri o Jacopo della Lana, fino ad arrivare alle storie dei grandi Sestini, Cammarano e persino al teatro siciliano dell’opera dei Pupi. Si, perché Pia tocca anche la Palermo dei Pupi di Mimmo Cuticchio e delle tragedie di Leonardo Morrione e attraversa lo Stretto per arrivare a Messina grazie al dramma di Salvatore Crisafulli Buscemi. Dalla Commedia di Dante è tutto un crescendo: persino ai giorni nostri “la dolente Pia” è cantata con animo rock dalla senese Gianna Nannini, in “Pia come la canto io”. Una storia che abbraccia un filone importante della letteratura e che attraversa un dramma purtroppo sempre attuale, ovvero la violenza sulle donne: Pia come Omayma Benghaloum, la mediatrice culturale uccisa da suo marito a Messina, al Molo Marconi, il 4 settembre del 2015.


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