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Raffineria di Milazzo, direttori rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo

Scritto da il 18 Gennaio 2019

Una pronuncia destinata ad ampliare discussioni e commenti tra i cittadini e le autorità della valle del mela e dei comuni limitrofi.  Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Barcellona Salvatore Pugliese ha rinviato a giudizio gli ultimi tre direttori generali della Raffineria di Milazzo che si sono succeduti fino al 2014, accusati dei reati di gettito pericoloso di cose e per disastro colposo. La prima udienza del processo si terrà il 3 aprile. Il Gup non ha preso in considerazione la richiesta dei  Pubblici ministeri  quali avevano chiesto invece il non luogo a procedere. Nello specifico è stato contestato ai dirigenti Marco Saetti, Gaetano De Santis e Piero Maugeri (attualmente in carica) di “non avere adottato, agendo nella veste su indicata, la migliore tecnologia disponibile e le più evolute modalità di esercizio dell’attività produttiva della Raffineria di Milazzo Scpa atte a garantire la tutela della salubrità dell’ambiente e della salute ed incolumità della popolazione residente nelle zone limitrofe allo stabilimento medesimo”. L’inchiesta è nata dopo le denunce di numerose associazioni ambientaliste e di alcuni comuni per le emissioni dello stabilimento della Raffineria di Milazzo e per elevato numero di malattie dell’apparato respiratorio, nei comuni limitrofi allo stabilimento. Immediata la nota dei legali della RAM : “Sorprende, tuttavia, la decisione alla luce dell’ intervento dei Pubblici Ministeri i quali hanno chiesto una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati e per tutte le imputazioni, deducendo, sulla base della relazione tecnica del loro consulente che ha analizzato molteplici studi sanitari, sia l’ insussistenza dei fatti contestati sia l’ impossibilità di sostenere l’ accusa in dibattimento.
A questo punto non resta che attendere la decisione del Giudice del dibattimento che siamo sicuri
accoglierà le nostre ragioni ed assolverà gli imputati; resta il rammarico per la mancata adozione di una assoluzione già in questa fase.” Moderata soddisfazione da parte delle Associazioni Ambientaliste del territorio, che ritengono storica la decisione odierna, anche per la parte civile ammessa con centinaia di cittadini della Valle del Mela, rappresentati in giudizio dalle stesse Associazioni.

 

 


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