“No alla guerra”. Si unisce anche l’AIGA Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
Scritto da Valentina Di Salvo il 28 Febbraio 2022
Anche la sezione AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) condanna con fermezza l’attacco militare all’Ucraina da parte della Russia. Così si esprime pubblicamente sulle pagine social:
La guerra in atto che in queste ore si sta svolgendo sul territorio ucraino, innescato dalla Russia di Putin nega tutti i principi del diritto internazionale. Dalla violazione del principio sovranità, a quello di non interferenza, alla risoluzione pacifica delle controversie e del dovere di collaborazione tra stati, la guerra in atto mette in pericolo i valori e i principi fondamentali UE. La sezione barcellonese di giovani avvocati, condannando con fermezza questi vili atti denigratori dell’umanità intera, ricorda l’art. 2 del TUE che sancisce lo stato di diritto, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, il rispetto della dignità umana e dei diritti umani, inclusi quelli delle minoranze, tutti valori in cui l’Ucraina crede e nei quali si riconosce.“È inammissibile – tuona il presidente Andrea Ravidà– che si assista nuovamente alla destrutturazione dello status quo democratico, alla negazione del bilanciamento interessi economici – valori fondamentali. Non ci si può piegare, non ci si può permettere di non avere memoria! È necessario intervenire con una vera azione di unità e compattezza per rispondere alla follia di un uomo che vuole trascinare il mondo intero nel baratro”.
Assicurare aiuti e creare corridoi umanitari, salvare la popolazione civile è un primo passo per correre ai ripari, ma la vera essenza di unità contro la guerra sta nel condannarla fermamente e mettere in atto ogni azione per bloccare il fiume di violenza a cui stiamo assistendo.
“Come giovani avvocati, come servitori del diritto, come portatori di tutele – aggiunge Ravidà- non possiamo permetterci il silenzio, l’inerzia e l’indecisione. No alla guerra, ora e sempre! Le Istituzioni italiane, europee, internazionali agiscano immediatamente non con bei sermoni ma con azioni efficaci”.