Negoziati Russia-Ucraina: Putin chiede la Crimea e la neutralità di Kiev

I dialoghi tra Mosca e Kiev si sono conclusi poco dopo le 17 (ora italiana). I negoziati, iniziati nella mattinata di oggi, si sono svolti in una località segreta al confine con la Bielorussia. Kiev ha richiesto l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina, di contro, Putin ha richiesto che l’Ucraina venga smilitarizzata e assuma uno “status neutrale”e che la Crimea venga riconosciuta come territorio russo. Fonti di Kiev hanno annunciato che i negoziati proseguiranno nei prossimi giorni; intanto il presidente ucraino Zelensky ha firmato la domanda di adesione all’Unione europea.

Il colloquio

Dopo il primo tavolo di confronto durato circa 6 ore, le delegazioni si sono ritirare nei rispettivi paesi, in attesa di una seconda trattativa programmata nei prossimi giorni. Secondo quanto riferito dal Cremlino, la seconda negoziazione si terrà in una località al confine tra Polonia e Bielorussia. “Abbiamo individuato punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky.

Telefonata Putin/Macron

Una fonte dell’Eliseo ha fatto sapere che, in seguito ad una telefonata intercorsa tra Macron e Putin, quest’ultimo si è impegnato a rispettare le richieste avanzate dal presidente francese. Nella telefonata, durata un’ora e mezzo, Macron ha ribadito a Putin la “richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina”. In particolare, avrebbe chiesto di preservare tutte le infrastrutture civili, di cessare i bombardamenti contro civili e abitazioni. Macron ha anche chiesto il “rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili”, con “il trasporto degli aiuti secondo quanto contenuto nella risoluzione che la Francia presenta in Consiglio di sicurezza Onu”.