Momenti in Radio – Podcast di giovedi 20 giugno 2019
Scritto da Redazione il 20 Giugno 2019
Devo dire con molta onestà che oggi ci siamo seduti alla consolle da dove solitamente trasmettiamo, ossessi com’eravamo dai profondi dubbi che i nostri ascoltatori forse avessero scelto di non seguirci a causa del grande caldo di oggi, (42 gradi). Pensavamo fosse difficile per loro restare inchiodati davanti al dispositivo di ricezione della nostra trasmissione. Troppo caldo, per starsene fermi, ad ascoltarci; fortunatamente non è stato così. C’eravate tutti, anzi, di più della precedente trasmissione andata in onda il 12 giugno scorso.
Pochi minuti erano trascorsi ed erano già appagati dal nutrito numero di telefonate che arrivavano nella nostra segreteria. Anche la quantità dei “pizzini” dove c’erano i tanti quesiti che avevate indirizzato ci rallegrò l’animo dell’artista che c’è in noi; ora, eravate là, in attesa delle nostre corrette risposte.
Noi due, alacri conduttori di questa mattinata radiofonica, Francesco Anania e Angelo de Marco, ci siamo adoperati festosi per spostarci, ideologicamente e spiritualmente accanto ad ognuno di voi, per trasmettervi anche l’ilarità che, quell’infuocato Astro ci suggeriva.
Avevamo risposto a taluna delle domande che ci avevano messo in seria difficoltà, quando ci venne chiesto: credete proprio anche voi che la “Delusione che fa parte della vita”? Vista la gaiosa giornata assolata, il nostro brillante scrittore Angelo de Marco, rispose con poche parole, del suo pensiero filosofico che lo contraddistingue:
“la delusione ritengo, possa riferirsi ad uno stato d’animo provocato dalla riflessione di una vera e propria constatazione che le proprie aspettative possano essere sfociate ad annullare le speranze riunite intorno alla realtà che ti aspettavi di raggiungere, e che ora, invece, ti provocano solo frustrazione. L’importante è non cadere nel male di una “delusione” nel senso stretto del termine, anche se dovesse essere di natura “amorosa”. Il male che essa può provocare è quello di prendere delle decisioni affrettate, che, sicuramente non risolvono in nessun caso, nulla! È vero, nasce spontaneo, nel deluso, un senso di amarezza che fa scaturire la verifica certa, che la realtà, tante volte, non corrisponde alle nostre aspettative. Alziamo il peso della nostra intelligenza e proiettiamoci ad una visione meno impegnativa del futuro che avevamo programmato di raggiungere. Forse, se così si facesse, la Delusione, non farebbe quel danno che crediamo di avere subito psicologicamente.”
Il nostro letterato promise di ritornare sull’argomento, prossimamente.
Come per incanto, l’intervenuto ospite, il bravissimo e qualificato cantante Sardo, da Iglesias, Alessandro Floris in arte Alex Effe, come se fosse in sintonia con il nostro pensiero, ci dedicò la sua ultima canzone, “Hey tu, vieni con me”, quasi volesse prenderci per mano e comunicarci che anche oggi, non saremmo stati da soli, nel nostro viandare spirituale, per essere accanto a tutti voi. Lui, Alex Effe, ci ha dato l’opportunità di farsi conoscere ancor meglio al nostro pubblico di Radio ascoltatori, quasi invitandoci a vedere con un’ottica ancora più chiara, il personaggio che c’è in lui, e che sapientemente, con tanto zelo, ha saputo crearsi unitamente al suo Staff, composto dal bravissimo Vittorio De Scalzi, dei New Trolls, assieme a Gianni Testa e Francesco Arpino. In ultima analisi ha cercato di convincerci che per sentirsi raffreddare il corpo dal calore odierno, bastava stare “Con le mani nel fango” come dice nella sua fantastica canzone che ha preso questo titolo. È anche vero però che, in questa canzone, l’Alex Effe, ci descrive come inizia il suo viaggio per scoprire sé stesso e cosa vi fosse realmente dentro la sua anima, che auspicava di potere realizzare il suo sogno di trasmettere ad altri il suo messaggio, attraverso le note della sua musica.
Alla fine di questo messaggio musicale-intellettuale profondo, ecco che arriva lui, il nostro conduttore Francesco Anania, con le canzoni che ci fa sentire a “Momenti”, e che sono la porta dell’ingresso alla nostra vocalità e musicalità, che attende di essere allietata.
Appena finito di ascoltare le canzoni nello spazio musicale offertoci, un grido proveniente da una palestra attrezzata per svolgere l’attività sportiva delle Arti Marziali, ci prese tutti quanti, facendoci caricare di quell’Adrenalina che ci ha trasmesso il nostro carissimo Matteo Sciacca, già campione del mondo dello sport del “Thai Boxe”. Difatti, è proprio lui che ci ha spiegato alcuni dei suoi metodi usati per l’insegnamento di tale disciplina, che deve essere applicata, esclusivamente per l’esercizio “dell’Auto-Difesa”. Tra i tanti consigli che ci ha dato in ordine al come viene insegnato ai suoi “alunni-seguaci” della palestra, ci ha invitato ad andare ad applaudire i suoi “giovani lottatori” nelle manifestazioni sportive, “Naxos Fight-Night Explosion”, che si svolgono regolarmente presso la palestra comunale di Giardini Naxos. Un nostro affettuoso saluto assieme ai migliori auguri di ambiti successi per i suoi studenti dei vari corsi delle “Arti Marziali”.
A seguire il nostro ospite telefonico, Claudio Camarca, giornalista scrittore e cineasta, come preferisce essere indicato, con la sua solita chiarezza ci introdusse in un mondo che sconfina quasi sempre nel suo essere considerato “un uomo duro”. Forse perché nel corso della sua vita professionale non si è mai nascosto dietro l’angolo nel trattare quegli argomenti che si confanno di più con la sua personale sincerità e chiarezza, quando va trattare disagi sociali che si annidano nella più diffusa crudeltà della pedofilia e della violenza gratuita principalmente verso i minori, che ci annienta nel sociale e nell’ultima piaga che ha diffuso il terrorismo internazionale. Claudio Camarca, ha tenuto a sottolinearci quanto sentimento di appagamento prova e vive dentro di se, nello svolgere, accanto a quei Carabinieri addestrati alla sopravvivenza, la lotta mirata a combattere i criminali che sono latitanti nelle montagne dell’Aspromonte calabro, o andare a individuare le piantagioni della Cannabis o Marijuana, che sono poi, la fonte dei lucrosi profitti che spesso vengono utilizzati per corrompere o svolgere altri atti illegali. Dice Camarca nel nostro disquisire, che questi appartenenti al gruppo denominato, “Cacciatori di Calabria”, sono stati addestrati per potere sopravvivere per ore e/o giorni, in presenza di intemperie e grande caldo, in uno appostamento suggerito o occasionalmente scoperto da essi. Per questi uomini fantastici, l’avere la capacità e la forza di potere arrestare e rinchiudere questi pericolosi criminali è l’optimum della loro esistenza, pronti come sono al sacrificio più estremo per potere dimostrare la presenza dello Stato in lotta con la criminalità più agguerrita, verso la società perbene. Con Claudio Camarca, abbiamo ricordato le sue origini di regista nel film “Quattro bravi ragazzi” e “Rumori di Fondo” e tanto altro delle sue brillanti creazioni e/o partecipazioni. Con Claudio Camarca avremmo voluto continuare a parlare del suo percorso nel mondo della cinematografia e del romanziere che c’è in lui, così come avremmo voluto approfondire la creazione del suo personaggio, l’Ispettore Faddi, che è protagonista principale nel suo romanzo “Ordine pubblico”.
Infine, purtroppo a causa del nostro tempo tiranno, abbiamo dovuto chiudere la nostra interessantissima conversazione conoscitiva di questo Grande Artista e professionista, ricordando il suo notevole e grande apporto dato ai Documentari e ai Programmi televisivi, che sono stati di grande valenza nella vita sociale, per l’avere dato alle Forze dell’Ordine, la possibilità di arrestare tantissimi criminali sul territorio nazionale.
Il nostro brillante e interessantissimo excursus fatto con il nostro gradito ospite Caludio Camarca, si concluse ricordandoci di quel Corpo scelto dei Carabinieri che venne definito appunto i “Cacciatori di Calabria”, perché furono anch’essi i fautori dell’avvenuto porre fine alla stagione dei “Sequestri di persona” che era iniziata negli anni 70’ e che lasciò dietro di essi, un fiume di sangue dei tantissimi sequestrati, che furono sacrificati sull’altare dei facili proventi, attuati delle cosche della criminalità Calabrese, ed anche Sarda.
Quest’oggi la musica dei The Kolors non ci ha fatto sentire il rintocco del pendolo che indicava che il nostro tempo in trasmissione fosse ultimato… Però, il gesto del nostro regista Aurelio, ci ha fatto capire che dovevamo andare via, sloggiare, per prepararci alla manifestazione organizzata a Santa Lucia del Mela per la presentazione del libro “Nel nome di Dio” scritto dal nostro co-conduttore, lo scrittore Angelo de Marco, il quale si unì all’unisono di Francesco Anania gridando: vi aspettiamo alle ore 18,30 in quel della manifestazione culturale “La Primavera dei Libri” condotte dalle bravissime Donatella Manna e Katia Trifirò. Ciaooooo!