Messina Wine Fest – Il primo festival del vino nella città dello Stretto
Scritto da Alda Fantin il 12 Giugno 2023
Un programma ricco di appuntamenti e una formula organizzativa che coinvolge il tessuto cittadino dell’enogastronomia per celebrare l’importanza identitaria di territori vitivinicoli che hanno fatto la storia della Sicilia del vino. La prima edizione del Messina Wine Fest, in programma dal 15 al 17 giugno al Marina di Nettuno, nasce dalla volontà di costruire attorno al vino un processo di valorizzazione dell’esperienza enologica e gastronomica che la città di Messina offre.
Un circuito del gusto che ha trovato nell’amministrazione dell’area metropolitana di Messina una capacità di ascolto e di programmazione che guarda al futuro e che interviene su una visione della città che innova, attrae risorse e competenze, sviluppa relazioni. L’idea progettuale è “Born in Messina” e nasce dall’esperienza di alcuni giovani professionisti che, sotto le insegne dell’associazione MeWi e del gruppo Giovani Imprenditori Sicindustria Messina, hanno sviluppato l’iniziativa del festival. Un primo segnale di attenzione sul tema, del resto, era già stato annunciato a Verona, al Vinitaly, con un incontro dal titolo: “Messina promuove: Due Mari, Tre Doc”. Una scintilla che ha saputo innescare nel tessuto vivo delle aziende un meccanismo di partecipazione e di fiducia che inizia a produrre risultati.
Il sindaco Federico Basile nel suo intervento ha evidenziato: «l’Amministrazione comunale ha accolto l’invito a partecipare alla co-progettazione di questa prima edizione del Messina Wine Fest quale appuntamento fondamentale sia per promuovere il nostro territorio che non ha nulla da invidiare alle più importanti zone di produzione di vino italiane ed europee – ha sottolineato Basile – sia per permettere ai nostri produttori, che ringrazio per il loro impegno, di farsi apprezzare e conoscere. Da sempre il vino ha rappresentato un valido strumento di coesione, di conoscenza, di convivialità e di accoglienza. Pertanto, siamo lieti di partecipare a progetti di valorizzazione del nostro territorio nel contesto enologico al fine di fare turismo oltre che con le bellezze architettoniche della città anche con i prodotti dell’agroalimentare».
Oltre 35 aziende espositrici e più di 30 esercenti tra ristorazione, enoteche e winebar vivranno i diversi momenti a loro dedicati al Marina di Nettuno. «Questa iniziativa è in linea con il mandato avuto dalla Commissione Europea volto a far crescere il nostro ecosistema imprenditoriale nei mercati esteri – ha spiegato Giada Platania, responsabile area internazionalizzazione di Sicindustria/EEN – Una rete che proprio quest’anno celebra i suoi quindici anni di attività e di successi». I numeri di questo processo riflettono anche per questa prima occasione messinese una partecipazione di assoluto prestigio: 83 aziende iscritte ai B2B e 18 buyer presenti per vivere un programma denso di incontri, degustazioni e visite ai territori di produzione delle tre denominazioni.
Una novità importante è costituita dai giovani imprenditori che hanno costituito la formula del festival diffuso, scendendo in campo con i loro linguaggi e i loro stili di vita, consapevoli che dalla tradizione può sorgere una nuova pagina per l’economia della città. Nicola Nicosia è il presidente di MeWi e attorno a lui si sono riconosciute e unite (primo fra tutti il gruppo di Giovani Imprenditori di Sicindustria Messina con Davide Blandina alla sua guida) nuove forze ed energie, condividendo quel nucleo propulsivo del progetto del festival: «Condivisione, rete, programmazione e conoscenza sono gli elementi che sin dall’inizio abbiamo voluto ricercare e imprimere – ha spiegato Nicosia – e la partecipazione delle tre Doc e del tessuto più bello della ristorazione messinese costituisce, per noi, un’ottima partenza».
Flora Mondello ed Enza La Fauci, rispettivamente Presidente Doc Mamertino e Presidente Faro Doc, hanno manifestato il proprio entusiasmo per il percorso avviato e che vede coinvolte la gran parte delle aziende consorziate: «La storia del vino siciliano ha nei nostri territori la sua origine storica – ha sottolineato Flora Mondello – In queste terre la viticoltura è millenaria e la civiltà del vino ha condensato uomini, donne e famiglie che, per generazioni, hanno saputo tramandare questo legame. I nostri sono vini di nicchia e devono trovare nella città di Messina quell’attenzione e quel prestigio che in altre parti del mondo hanno già ottenuto». Per la Doc Faro, la musica non cambia: «Quando parliamo di questa piccola Doc, parliamo di viticoltura eroica – ha concluso Enza La Fauci – con produzioni che riflettono la nostra identità e il nostro vissuto. Vogliamo concorrere, insieme agli altri, al successo di questa manifestazione, fiduciosi che possa essere la prima di tante future edizioni».