Messina. Ospedale Papardo: anche quest’anno confermato l’accreditamento per il laboratorio di tipizzazione tissutale HLA
Scritto da Valentina Di Salvo il 23 Ottobre 2019
Una certificazione che ogni anno viene rilasciata per riconoscere l’effettiva portata di un laboratorio a livello nazionale: così per la tipizzazione tissutale dell’Azienda Ospedaliera Papardo.
Tra le tipizzazioni eseguite in loco quelle per: donatori volontari di midollo osseo, pazienti candidati al trapianto di midollo e loro consanguinei, pazienti per HLA e malattie.
Il laboratorio di Tipizzazione Tissutale HLA, oggi operante presso l’Unità Operativa di Ematologia dell’Ospedale Papardo di Messina diretta dal dott. Donato Mannina, sotto la responsabilità della dott.ssa Vincenza Giuffrida, oltre ad essere sede del Centro Donatori di Midollo Osseo (CDME01) esegue dal 2009 tutte le tipizzazioni HLA con metodiche avanzate di biologia molecolare, per i pazienti eleggibili al trapianto ed i loro consanguinei, per i donatori del Registro e per la ricerca di Aplotipi o Antigeni associati e varie malattie (celiachia, malattie autoimmuni, spondilite anchilosante).
Nel dicembre 2009 il laboratorio riceve l’accreditamento EFI per le tecniche molecolari a bassa risoluzione, prestigioso riconoscimento europeo che permette di inserire i donatori volontari nel registro IBMDR. Mentre nel 2012 il Centro viene accreditato dall’EFI anche per la tecnica molecolare PCR-SSP in alta risoluzione, questo ha portato a raggiungere più di 4300 donatori volontari iscritti oggi al registro.
Il centro dell’Ospedale Papardo è quindi uno dei 4 autorizzati a livello regionale ed è il secondo più attivo dopo Palermo con i suoi 310 nuovi donatori inseriti solo quest’anno (dati aggiornati a ottobre) 2019.
“Siamo molto soddisfatti di questa conferma – dichiara il direttore generale dell’A.O. Papardo dott. Mario Paino – che testimonia l’impegno della nostra struttura per rendere più efficiente la rete per la donazione del midollo osseo, fondamentale per salvare delle vite dentro e fuori il nostro sistema sanitario nazionale.”