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L’emozione degli abiti da sposa dei genitori sul palco della Finale “Ragazza e Ragazzo dell’Anno”

Scritto da il 17 Agosto 2019

Era il 2008 quando a Francesco Anania venne in mente di far sfilare le concorrenti della finale con gli abiti da sposa dei genitori o dei familiari.

Il concorso “Ragazza e Ragazzo dell’Anno” era nato da poco: arrivato alla II edizione esprimeva già una forte identità.

Indossare l’abito da sposa dei genitori significa riprenderlo dal vecchio baule, toglierlo dall’involucro protettivo e annusarlo, significa portarlo in lavatrice e magari passare dalla sarta per far sistemare l’orlo o il velo. Significa prendersi un po’ di tempo per rivivere i vecchi ricordi e scoprirli immutati, ritrovare l’emozione di un indelebile, un su cui si sono costruite intere vite.

Chiara Siciliani – vincitrice 2018

Significa svecchiare la tradizione e far indossare ai figli il valore di una promessa.

Da quel lontano 2008, l’uscita in abito da sposa si è consolidata nel format del concorso così, in ogni edizione, le finaliste della prima sera portano sul tappeto rosso momenti unici e significativi.

Quest’anno il primo appuntamento sarà il 19 agosto 2019 in Piazza Castello a Santa Lucia del Mela (ME), l’ultima serata della finale si svolgerà il 20 agosto nella Villa Comunale di Rometta.

L’edizione di quest’anno è un caleidoscopio di novità: non solo una giuria variegata proveniente da tutta Italia e un libro presto in stampa (Lombardo Edizioni), ma tantissime iniziative e collaborazioni per rendere l’evento unico e irripetibile.

Un altro anticipo? Per la prima volta nella storia del concorso, i costumi delle finaliste sono state realizzare della stilista Loredana Crisafulli.

Intanto non mancate alla conferenza stampa in programmata il 19 agosto 2019, alle ore 16.00, nella Sala Congressi dell’Eolian Milazzo Hotel.


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