La storia di Billy Corgan e la chitarra ritrovata dopo 27 anni
Scritto da Redazione il 21 Ottobre 2020
Billy Corgan, frontman degli Smashing Pumpkins si è reso protagonista di una vicenda tanto bizzarra quanto lunga, ma conclusasi nel migliore dei modi. Era il lontano 1992 e la band di Chicago aveva appena finito di suonare alla Saint Andrew’s Hall di Detroit, quando un amico del gruppo, che faceva il roadie, riferì a Corgan che un ladro si era allontanato con la sua Stratocaster, acquistata da Chamberlain (batterista della band n.d.r) appena qualche anno prima per 275$. La chitarra aveva un significato particolare per Corgan, perché aveva cambiato il suo modo di approcciare lo strumento, tanto che offrì ben 10.000$ per la restituzione.
Per i successivi 27 anni, il cantante sentì voci e indiscrezioni sull’apparizione dello strumento perduto, ma nessuna di queste si rivelò vera. “Ne ho sentito parlare talmente tante volte che sono arrivato al punto di non crederci più” disse a Rolling Stone. “Era il tesoro perduto di Barbanera, qualcosa del genere”. La fortuna bussò alla porta di Billy Corgan soltanto nel febbraio del 2019. La Fender Stratocaster non aveva percorso molti km. Risiedeva da oltre 10 anni in una cantina a Flushing nel Michigan, ad appena un’ora e mezza da Detroit. Beth James l’aveva acquistata anni prima in un mercatino dell’usato per appena 200$, senza mai suonarla. «La verniciatura mi sembrava figa” disse. “Non sapevo davvero nulla di quella chitarra”. Fu un’amica della donna a riconoscere l’articolo e indurla a contattare Corgan tramite Facebook, senza però ottenere risposta. Solo nel Dicembre del 2018 il fratello della sua amica riuscì a metterla in contatto con Alex Heiche, fondatore di Sound Royalties, che organizzò la reunion. “Quando ha aperto la custodia si è paralizzato” disse Heiche. “Tutti sono rimasti in silenzio. Poi ha detto: “è lei””.
“La porterò a far sistemare» disse Corgan sempre alla rivista Rolling Stone «e tornerò subito a suonarla. È una chitarra molto importante per me. E insomma, le tempistiche sono strane, di buon auspicio, e voglio prendere questa cosa come un segno, come se fosse parte di quello che stiamo facendo”.