Italia zona arancione da domani. Stretta dopo il 7 Gennaio: tutte le ipotesi
Scritto da Redazione il 3 Gennaio 2021
L’Italia da domani, 4 Gennaio 2021, sarà zona arancione per un solo giorno. Gli spostamenti saranno consentiti all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22 e nei medesimi orari per far visita ai parenti o amici per un massimo di 2 persone, esclusi gli under 14 o persone conviventi con disabilità o non autosufficienti, sempre all’interno della propria regione. Sono consentiti gli spostamenti da un comune fino a 5000 abitanti per un raggio di 30 km, è però fatto divieto di raggiungere i capoluoghi di provincia. I negozi saranno aperti fino alle 21, bar e ristoranti chiusi. Sarà consentito l’asporto fino alle ore 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni. Passate le 24h arancioni l’Italia diventerà rossa fino al 6 gennaio. E dopo cosa succederà?
Le ipotesi più gettonata vuole un ritorno dell’Italia a colori, ma chi andrà dove? I dati dell’ultima settimana non sono promettenti e il rischio di un nuovo picco non è così improbabile. Il governo è quindi al lavoro per una nuova stretta. Anche le zone del Paese che rientreranno in zona gialla saranno sottoposte a misure più rigide di quelle messe in campo a novembre, con il varo del lockdown a tre velocità. Parallelamente, il governo sta valutando una modifica dei criteri che portano una Regione in una fascia di rischio più elevata, con l’obiettivo di rendere più facile il passaggio in zona arancione e rossa.
Zona rossa nei week end
Sullo sfondo, riporta la Repubblica, resta in piedi l’ipotesi di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e pre-festivi. Nei fine settimana chiuderebbero così bar, ristoranti, negozi, centri commerciali, e sarebbero vietati gli spostamenti non essenziali. Lo strumento potrebbe essere quello di un’ordinanza-ponte, che porti alla scadenza del Dpcm attualmente in vigore. L’alternativa è anticipare al 7 gennaio il nuovo Dpcm.
Divieto di spostamento
Come riferisce il Corriere della Sera, l’ipotesi sul tavolo è quella di mantenere in vigore in tutta Italia, alcune delle misure messe in campo per le festività. Almeno fino al 15 gennaio, bar e ristoranti potrebbero rimanere chiusi anche a pranzo. Non viene esclusa la proroga delle restrizioni sugli spostamenti: anche in zona gialla, quindi, potrebbe rimanere il divieto di uscire dalla propria Regione, o addirittura dal Comune di residenza, al netto delle deroghe che già conosciamo. Questo in attesa della scadenza del Dpcm attuale, fissata per il 15 gennaio.
La modifica alle soglie dell’indice Rt
Sul secondo fronte, relativo alla modifica dei criteri di valutazione, si lavora a un ritocco delle soglie dell’indice Rt – che misura la trasmissibilità del contagio – utili a determinare il passaggio in zona arancione o rossa delle Regioni. Attualmente, la zona arancione scatta con un Rt di 1,25, quella rossa da 1,5. Secondo quanto riferisce la Repubblica, queste soglie potrebbero abbassarsi dello 0,25, e dunque rispettivamente a 1 e 1,25. Sulla base degli ultimi dati disponibili, rischierebbero la zona arancione, ma sarebbero proiettate verso il rosso, Calabria Liguria e Veneto. A rischio anche Basilicata, Lombardia, Puglia e, una settimana più tardi, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche.