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#interviste. “Bandita”, il nuovo singolo dei Madelbo conquista l’Italia tra emozione e riflessione

Scritto da il 17 Aprile 2020

Una città geometrica e grigia ingoia le parole di Bandita, il nuovo singolo edito dal progetto musicale Madelbo. Sullo sfondo, la nebbia. Prospettive capovolte e rock, in cui l’unico riflesso di luce che bagna i palazzi sembra provenire da abbagli dorati che ritornano senza mai fermarsi.

Così il video del brano. Bandita è uno spaccato dell’Italia percepita oggi, spietata e contraddittoria, cruda ma anche molto emozionante. Del resto Il coro è questo qua, ripete il vocalist.

I Madelbo sono il risultato maturo di un progetto musicale iniziato dieci anni fa di cui fanno parte cinque musicisti: il vocalist Wes (Max Formica), i chitarristi Kerosene e ICE (Aldo Cannarella e Francesco Trovato), il bassista Yuri (Giovanni Costa) e il batterista Alien (Oreste Fio).

Abbiamo intervistato Wes, voce e scrittore dei testi, per raccontarci la genesi di Bandita.

Wes (Max Formica)

Bandita ha ottenuto un ottimo risultato, eppure il singolo è uscito da pochissimi giorni.

È vero, abbiamo riscontrato un ottimo successo in tutta Italia. Ci hanno fatto uno speciale su Radio Amore per far uscire il singolo proprio in questi giorni, dato che l’abbiamo dedicato al triste momento che stiamo vivendo, anche se il brano è stato scritto prima delle misure di contenimento del Covid-19.

Bandita lega insieme due parole: bandiera d’Italia. Nel complesso il brano è dedicato a chi si rispecchia nel testo e soprattutto a chi si sente veramente italiano a prescindere dai luoghi comuni e dalle ideologie.

Il video è stato realizzato da Salvo Mellina, un regista milazzese che ha curato moltissimi nostri progetti. Nel video non abbiamo voluto dare spazio alle immagini ma alle parole e all’emozionalità del brano.

Adesso è il tempo di stare più uniti. Ma senza abbracci e baci rubati. Contro un nemico che non ha colore. Il testo dice così

Già. Il brano parla anche di oggi, della condizione che siamo costretti a vivere. È stato definito un pezzo molto attuale, coincide con la voce di molte persone per cui credo sia per questo che conserva un significato globale.

Inoltre porta con sé un significato più profondo, un segnale musicale. Noi abbiamo lavorato a distanza, ognuno nelle nostre case, legati da un unico fil rouge. La musica. Del resto la cosa bella è proprio questa, il fatto che la musica in questo momento stia unendo le persone pur non potendosi vedere fisicamente. In termini di concetti e di praticità siamo riusciti ad essere coesi come sempre. E poi Bandita ha messo tutti d’accordo. Non ci sono messaggi politici, non c’è nessuna forma di strumentalizzazione, ci distacchiamo da qualunque condizionamento che può portare all’odio e alla discriminazione.

 

Come hai detto tu, il testo è stato scritto prima delle misure di contenimento del Covid-19.

Sì, non è stato scritto “ad hoc” ma è stato tristemente profetico. Le tematiche del brano sono sovrapponibili al momento che stiamo vivendo. La parte letteraria l’ho scritta io ma è comunque un lavoro pienamente sentito da tutto il gruppo. Infatti il brano è nato in una delle tante chiacchierate che facevamo durante le prove settimanali e poi, come per incanto, una sera ci siamo ritrovati in sala a metterlo in musica. Yuri mi stava accennando un riff, una sorta di frase musicale, e me ne sono innamorato all’instante. Colsi la bellezza di ciò che stava producendo e capì che si adattava perfettamente alle parole del testo. Iniziammo a suonare e il giorno dopo ecco Bandita.

Kerosene (Aldo Cannarella)

ICE (Francesco Trovato)

Siete un gruppo molto affiatato

Sì, la magia della musica è questa. Capirsi e avere interconnessioni, spesso nemmeno verbali. Abbiamo quella sintonia mentale che permette la produzione dei brani.

Yuri (Giovanni Costa)

Alien (Oreste Fio)

Il sound dei Madelbo è il frutto di esperienze maturate in campo nazionale e internazionale (U.S.A.). Nella costruzione dei brani sempre inediti, la band conserva un’impronta italiana.

Nel curriculum, due album. Sinapsi neuronica e Cosmo erogeno.

Sì, sono stati prodotti quando ancora eravamo i “Sikana”. A un certo punto abbiamo sentito l’esigenza di un nuovo nome, qualcosa che fosse diverso e più identificativo. “Madelbo”, infatti, è il risultato del confronto con le diverse realtà discografiche e radiofoniche più importanti e sancisce la nostra unità.

Adesso stiamo lavorando al primo album dei Madelbo, anche se in realtà sarebbe il terzo. Forse si chiamerà Anidride onirica.

 

Siamo sicuri che sarà un altro successo. Grazie per il tempo che ci hai dedicato. Intanto ti facciamo tanti in bocca al lupo sperando che la situazione migliori.

Grazie a te Valentina, e grazie a tutta la Redazione. Ciao!

 

 

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