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Il teatro degli esoscheletri di Sasà Neri a Matera con la pittrice Solveig Cogliani

Scritto da il 26 Dicembre 2019

Il rapporto con la maternità, visto dalla parte della madre ma anche dalla parte del figlio. Torna in scena “Mothers’ Colors” la performance–monstre di EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri (Messina) di Sasà Neri con Giulio Decembrini alla direzione musicale e Solveig Cogliani (Roma) pittrice on stage. Promosso dalla Provincia di Matera e sponsorizzato dal Rham Medical Group, l’evento si terrà a Matera, capitale europea della cultura, domenica 29 dicembre.

In scena stralci di tutto il repertorio degli Esoscheletri, e, come sempre, storie di cronaca e testi inediti scritti dagli stessi performer. Tra le figure chiamate ad evocare il paradigma della maternità le madri di Gesù e Giuda, di Amleto e dei classici greci. Nella colonna sonora da Dalla a Battiato, dai Carmina Burana a Battisti, da Cohen agli U2. Tra le danze alcune delle coreografie tratte dagli ultimi spettacoli. Fil rouge di “Mothers’ Colors” sarà il mare, sia come alternarsi di suggestioni sonore sia come equilibrio tra climax e anticlimax drammaturgico.

Gli oltre trenta Esoscheletri impegnati nella performance si esibiranno durante il giorno tra i Sassi; là dove troveranno una location adatta si fermeranno per recitare, cantare e danzare. Si riuniranno quindi, al primo imbrunire, nella sala del “Dante Alighieri” (ingresso al pubblico alle ore 17:30). Qui circonderanno gli spettatori che saranno partecipi dello spettacolo, diventandone coprotagonisti a tutti gli effetti. Anzi saranno proprio gli spettatori a “costruire” il copione, scegliendo di volta in volta un numero/titolo tra quelli offerti dai performer.

“Mothers’ Colors” a Matera è la terza tappa, dopo Roma e Gibellina, del progetto artistico performativo realizzato dal Teatro degli Esoscheletri di Messina insieme con Solveig Cogliani, pittrice romana di origini siciliane. Il progetto è stato avviato il 23 febbraio 2014 al Nur Bar di Roma con “Mothers’ Colors (oltre il blues). Rave d’arte e tavola rotonda” durato 14 ore consecutive. Ad analizzare lo spettacolo in dialogo con performer e pittrice furono specialisti del diritto, dell’arte e della medicina (moderati da Danilo Maestosi, giornalista e pittore, intervennero le psicologhe e psicoterapeute di PsychArmonia Alessandra Bonetti, Lucia Bernardini, Eugenia Treglia, l’avv. Antonio Buttazzo, il prof. Riccardo Masetti, Università Cattolica e Policlinico Universitario Gemelli di Roma, l’avv. Venerando Monello di CentrarteMediterranea, le dott. Cotrina Madaghiele e Chiara Pedullà di “Genere Femminile”).

Il 7 dicembre 2016 fu la volta della seconda tappa. Intitolata “Mc2”, acronimo di “Mothers’ Color 2″ ma anche formula dell’energia. La performance durò 12 ore e si realizzò al Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, promossa da Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi (con la partecipazione, tra gli altri, della prof. Francesca Corrao).

La terza tappa a Matera per dare l’addio al 2019 e il benvenuto al 2020. In scena Simona Anastasio, Marco Blandina, Marina Cacciola, Giacomo Cimino, Ferdinando Crisafulli, Aurora De Domenico, Smeralda De Luca, Maria Ferlazzo, Chiara Frisone, Giorgio Galipò, Damiano Gatto, Gabriele Giliberto, Alice Ingegneri, Riccardo Ingegneri, Sabrina La Bella, Martina La Rosa, Annalisa Manfredi, Leonardo Mercadante, Roberta Messina, Carol Minutoli, Eleonora Mondello, Ramona Muffari, Ninetta Napoli, Cristina Pulejo, Giuliana Quinci, Viviana Romano, Simone Siclari, Alberto Zaccaro e Dino Costa (fotografo on stage).

EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri nasce nel 2011 dal format ideato dal regista Sasà Neri. Obiettivo: ridurre la distanza tra palco e platea, tra prosa e altre arti, tra performer e spettatore in questa nuova drammaturgia molto pop e molto rock già andata sul palco nei teatri antichi e nelle acropoli di Sicilia, ma anche a Roma e in Umbria. Citato dal Libro dell’Anno della Treccani (2017) e oggetto di diverse tesi di laurea, EsosTheatre è stato definito “teatro totale” (Carlo Vulpio – Corriere della Sera), “teatro del presente, del passato e del futuro” (Mosè Previti – Lalleru Art World), “teatro capace di entrare nell’uomo” (Martha Michelini – Rai Vaticano), “occasione per riagganciare la vita nella sua forma più bella ed espressiva, quella dell’arte” (Enzo Cappucci – Rai News 24), “teatro d’emozione” (Mariza D’Anna – La Sicilia), “teatro dinamico ed estremamente erotico” (Giuseppina Borghese – La Gazzetta del Sud).

 


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