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Il corpo in vetrina: tra miti e stereotipi di genere

Scritto da il 5 Novembre 2020

In che modo la vetrinizzazione del corpo alimenta le differenze e gli stereotipi di genere e come questi ultimi incidono sulla società attuale e sulla piaga della violenza di genere? È la domanda cui verrà data risposta domenica 08 novembre alle ore 20.45 all’ennesimo webinar che sarà trasmesso sulla pagina facebook di Volt Messina.

“La società ci ha educato a pensare e agire secondo modelli stereotipati – dichiara Veronica Pagano, promotrice del progetto – I due sessi sono percepiti come opposti e complementari: l’uomo deve essere virile, forte; la donna, a suo tempo, deve rispettare determinati canoni di comportamento ed essere subalterna all’uomo”.

“Il corpo in vetrina: tra miti e stereotipi di genere” è il terzo evento online organizzato dalla sezione messinese del partito paneuropeo Volt. E, ancora una volta, interverranno tre rinomati professionisti dell’Università di Messina: il Prof. Stefano Agosta, Costituzionalista; il Prof. Francesco Pira, Sociologo e Docente di Comunicazione; la Prof.ssa Katia Trifirò, Docente di Discipline dello Spettacolo e giornalista.

“Viviamo in una società complessa che, da un lato, decanta il diritto ad esibire il proprio corpo, dall’altro, impone il rispetto di rigidi canoni di bellezza – prosegue Pagano – una società profondamente sessista che enfatizza gli stereotipi di genere in ogni ambito, anche in quello dello spettacolo. La violenza sulle donne è fenomeno altrettanto complesso – conclude – Volt vuole andare alle radici del problema per meglio affrontarlo. Questa domenica ci onoreranno della loro presenza tre grandi esperti che analizzeranno il tema sotto ogni aspetto”.


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