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Guida 100 Best Italian Rosé: è messinese il miglior vino rosato italiano

Scritto da il 12 Giugno 2024

Il miglior rosato italiano, secondo la quarta edizione della guida 100 Best Italian Rosé, è un vino messinese. Si tratta del Terre Siciliane Rosato IGT 2023 di Bonavita, prodotto dal viticoltore Giovanni Scarfone nella sua azienda di Faro Superiore. Questo rosato eccezionale è molto apprezzato per il suo colore vivido e brillante, il carattere distintivo, la freschezza, la finezza, il frutto delicato e la piacevole nota sapida.

«Siamo molto orgogliosi – affermano Giovanni Scarfone e la moglie Sanny Occhino – perchè questo riconoscimento premia la nostra visione di produrre un rosato un po’ atipico, legato alla tradizione del nostro antico territorio, dove non essendoci tradizionalmente vini bianchi si produceva questo vino che può essere visto come un rosso leggero o un rosato carico. Terre Siciliane è un vino da tutto pasto, abbinabile a tanti piatti della tradizione siciliana. Per noi questo premio rappresenta una doppia soddisfazione: siamo riusciti a riportare la tradizione del territorio agli occhi della critica».

Il rosato Bonavita è ottenuto da un blend di Nerello mascalese, Nerello cappuccio e Nocera coltivati nei villaggi di Faro Superiore e Curcuraci, a un’altitudine di 250-300 metri s.l.m., in un terreno ricco di strati argillosi e tufi calcarei. Non vengono utilizzati additivi chimici sulle uve, che macerano sulle bucce per circa 12-18 ore prima di fermentare in acciaio. Il vino affina poi per 6 mesi in cemento e acciaio.

L’azienda Bonavita si trova sui monti Peloritani, tra il mar Tirreno e il mar Ionio, con vista sullo Stretto di Messina. I vigneti, divisi in tre appezzamenti per un totale di quasi tre ettari, si trovano su ripidi terrazzamenti tra i 250 e i 300 metri s.l.m., circondati da querce e castagni secolari, formando un anfiteatro naturale. Giovanni Scarfone coltiva solo vitigni autoctoni (Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nocera) con viti di età compresa tra i 10 e gli 80 anni, allevate ad alberello e a controspalliera. La resa per ettaro è di soli 60 quintali. La vendemmia avviene tra la prima e la seconda decade di ottobre con raccolta manuale delle uve, selezionate in vigna e trasportate nella cantina di proprietà a poche centinaia di metri dai vigneti. In cantina, non vengono aggiunti additivi chimici; si effettuano solo lunghe macerazioni e affinamenti. I vini non subiscono processi di stabilizzazione o chiarifica, ma solo una filtrazione grossolana prima dell’imbottigliamento, se necessario.

Il rosato di Bonavita ha ottenuto il primo posto nella guida online e gratuita dei migliori rosati italiani – curata dal Luciano Pignataro Wine Blog, in collaborazione con DsGlass, Caseificio Leuci ed Enoteca Il Torchio – su 100 etichette selezionate e degustate alla cieca da Antonella Amodio, Chiara Giorleo, Adele Elisabetta Granieri e Raffaele Mosca. La classifica dei 100 Best Italian Rosé è stata svelata il 3 giugno a Napoli, durante Vitigno Italia. Al secondo posto si è classificato il Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore “Cortalto” 2023 di Tenuta Cerulli Spinozzi, seguito dall’Alezio Rosato DOC “Li Cuti” 2023 di Cantina Coppola 1489.


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