Festival di Sanremo. Il prefetto Intini: “No alla presenza del pubblico”, la Rai avanza l’ipotesi dei figuranti
Scritto da Redazione il 21 Gennaio 2021
La 71esima edizione del Festival di Sanremo si svolgerà dal 2 al 6 Marzo, questa è una certezza, ma a quali condizioni? Dopo la conferma della data e dei protagonisti in gara, il direttore artistico Amadeus, aveva più volte fatto riferimento alla presenza del pubblico, ipotizzando la possibilità di tenerlo in una ‘bolla’ anti contagio, forse su una nave, perché “il Festival senza pubblico non è immaginabile”. Nulla di tutto questo accadrà, perché almeno per quest’anno “Sanremo non sarà un evento pubblico”. Lo ha stabilito il prefetto di Imperia, Alberto Intini, dopo il primo incontro di oggi con l’azienda incentrato sul piano sicurezza in vista del Festival: “Al Festival di Sanremo non ci potrà essere pubblico, né pagante né ad invito, visto che con l’ultimo decreto non sono consentiti spettacoli aperti al pubblico nei teatri e nei cinema”.
Il prefetto apre però ad una possibile deroga sulla serata finale del 6 Marzo: “E’ ancora tutto in itinere e prima di compiere valutazioni bisognerà capire l’evolversi della situazione l’unica cosa che mi sento di dire è che la norma è chiara e Sanremo non sarà un’eccezione”. Spetta ora alla Rai mettere in atto un ‘piano B’ che possa dare al Festival una parvenza di normalità: l’unica soluzione potrebbe essere quella di aprire la platea a un numero ridotto di figuranti, applicando così le modalità già adottate negli studi televisivi.
Altro nodo è la gestione del centro della città, un dedalo di stradine tradizionalmente invaso da curiosi, starlette, telecamere, addetti ai lavori, già da diversi anni blindato in una sorta di ‘zona rossa’ tra chiusure e misure anti antiterrorismo. “Il programma televisivo sarà tarato in base ai riverberi che può avere sulla città”, si limita a sottolineare Intini, lasciando intendere che per evitare gli assembramenti potrebbero essere ridimensionate le attività che negli ultimi anni si sono svolte fuori dell’Ariston. Quanto alla sala stampa, i giornalisti accreditati dovrebbero essere non più di 70-80, ospitati al Palafiori o al Casinò, mentre ai fotografi sarebbe riservata la galleria del teatro. Tutte ipotesi da confermare.
Intanto, dopo la richiesta di un protocollo validato dal Comitato tecnico scientifico avanzata nei giorni scorsi dalla Fimi, la Federazione dell’industria musicale, oggi è il presidente dell’Afi, l’Associazione fonografici, Sergio Cerruti, insieme con i produttori musicali indipendenti della Pmi e la stessa Fimi, a chiedere al ministro della Salute Speranza e al Cts “di intervenire quanto prima per definire le linee guida necessarie a garantire la sicurezza sanitaria del Festival di Sanremo. La scelta di confermare la kermesse per il prossimo mese di marzo, senza un chiaro protocollo, è eticamente sbagliata. Non si può rischiare con la salute delle persone”.