Emergenza coronavirus, l’A.O. Papardo accoglie l’appello del Premier: operativi per il supporto alle vittime di violenza domestica
Scritto da Valentina Di Salvo il 27 Marzo 2020
In momento così delicato come quello di restare a casa per contenere il diffondersi del coronavirus, le donne possono trovarsi a vivere episodi di violenza fisica e non.
I dati ci raccontano di una situazione che sta pian piano crescendo tanto da allertare il Dipartimento per le Pari Opportunità del Ministero del Lavoro e lo stesso Premier Conte di cui si riportano le dichiarazioni di due giorni fa:
“La prescrizione di evitare il più possibile gli spostamenti e rimanere presso le proprie abitazioni se non per esigenze primarie – recita l’appello – se risponde a legittime e indiscutibili ragioni di esigenza di Salute pubblica” rischia però di creare “l’emergenza nell’emergenza: ossia le conseguenze che tali restrizioni possono avere nei contesti familiari segnati dalla presenza di maltrattamenti e violenze, fenomeni che nel nostro Paese sono purtroppo diffusi e sommersi”.
La preoccupazione è dimostrata dai numeri: negli ultimi 15 giorni le chiamate al 1522 si sono dimezzate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E di circa il 50 per cento sono diminuite anche le denunce alle forze dell’ordine.
Il servizio di Pronto soccorso dell’A.O. Papardo, a tal proposito, continua a garantire tutto il sostegno alla “fragilità” con i servizi del Codice Rosa, del sostegno psicologico e medico, in collaborazione con le associazioni e le forze dell’Ordine e sottolinea che è sempre attivo 24 ore su 24 in aggiunta al 1522 il numero verde, gratuito, dedicato alle richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e stalking.
Alle vittime di violenza viene quindi assicurato un percorso interno all’Ospedale senza rischio di contagio o pericolosità.