Election Day. Come funzionano le elezioni americane: guida al voto
Scritto da Redazione il 3 Novembre 2020
3 Novembre 2020. L’ Election Day è il giorno in cui milioni di cittadini americani, dalle 8 del mattino alle 20 (ora locale) si recano alle urne per scegliere i Grandi Elettori (538) che a loro volta saranno chiamati a decretare il nuovo inquilino della casa Bianca il primo lunedì dopo il secondo mercoledì del mese di dicembre. Il giuramento è fissato al 20 Gennaio 2021. Le regole per l’elezione, che si svolge ogni 4 anni, sono disciplinate dall’articolo 2 della Costituzione americana. Il sistema elettorale americano può apparire tanto peculiare quanto controintutivo. Proviamo a dare ordine, ecco come funziona.
Come viene eletto il presidente, il “winner takes all”
L’elezione del presidente è indiretta e disciplinata dall’ articolo 2 della Costituzione Americana. I cittadini scelgono i cosiddetti grandi elettori (vedi sotto), nei singoli stati in numero proporzionale alla popolazione. In totale sono 538, numero che corrisponde alla somma dei deputati e senatori che rappresentano lo stato al Congresso. Ad un candidato occorrono 270 voti per aggiudicarsi la Casa Bianca. I voti elettorali sono raccolti all’interno di ciascuno dei 50 stati con un sistema maggioritario secco, che viene definito il “winner takes all“. Fanno eccezione Nebraska e Maine, gli unici due stati che hanno scelto di assegnare i loro voti elettorali, rispettivamente cinque e quattro, con il sistema proporzionale. In tutti gli altri stati, dunque, il vincitore prende tutto anche se per uno scarto minimo di voti.
Perché si vota il 3 novembre
Il Congresso ha stabilito nel 1845 che si votasse sempre il martedì utile dopo il primo lunedì del mese di novembre, 4 anni dopo l’ultima elezione del presidente. Una scelta del mese legata alle radici fortemente agricole del paese – a novembre si era concluso il raccolto e le strade non erano ancora bloccate dalla neve – e una scelta del giorno legata al fatto che, calcolando che la domenica era dedicata alla chiesa, molti degli elettori vivevano nelle zone più remote e non sarebbero riusciti a raggiungere le sedi elettorali in tempo.
Chi può essere eletto
Secondo la Costituzione i requisiti per diventare presidente sono tre: il candidato deve avere compiuto 35 anni, essere nato negli Stati Uniti (non può aspirare alla carica chi è stato naturalizzato cittadino americano) e risiedervi da almeno 14 anni. Il mandato del presidente dura 4 anni ed inizia formalmente il 20 gennaio successivo al giorno delle elezioni. Può essere rieletto solo una volta, quindi per un totale di due mandati consecutivi. In caso di morte o dimissioni del presidente, il suo vice ha il compito di terminare il mandato. Una volta terminato, il presidente non diventa senatore.
Chi sono i grandi elettori
Sono 538 e dopo il voto andranno a formare lo United States Electoral College. Ogni Stato ne assegna un certo numero (vedi sotto). Per conquistare la Casa Bianca occorrono almeno 270 grandi elettori, vale a dire la metà più uno. Il numero dei 538 grandi elettori è fissato facendo la somma tra il numero dei senatori (100, due per ogni Stato) e dei deputati (435, assegnati proporzionalmente alla popolazione di ogni singolo Stato). A questi vanno aggiunti i tre delegati che spettano al District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington. Saranno loro che il primo lunedì dopo il secondo mercoledì del mese di dicembre a formalizzare l’elezione del presidente degli Stati Uniti. Si tratta di fatto quasi sempre di una formalità: i grandi elettori votano sempre per il candidato che hanno promesso di sostenere. Ci sono stati dei casi in cui questo non è successo, ma sono molto rari.
In caso di parità
In caso di parità fra i ‘grandi elettori’ (come accaduto nel 1800 e nel 1824) a decidere è il Congresso degli Stati Uniti. La decisione viene demandata alla Camera dei rappresentanti che sceglie il presidente fra i tre candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti elettorali. La delegazione di ciascuno stato alla Camera deve esprimere un solo voto e se non riesce ad avere una maggioranza al suo interno, il suo voto non verrà conteggiato. Diventa presidente chi ottiene la maggioranza dei voti degli Stati, fissata a 26.
Il numero dei grandi elettori
I grandi elettori sono gli elettori che hanno “promesso” di sostenere il candidato. Il numero è uguale a quello dei membri del Congresso che rappresentano ciascuno Stato.
Ecco il numero dei grandi elettori di tutti e 50 gli Stati più il distretto di Columbia.
– California 55
– Texas 38
– Florida e New York 29
– Illinois e Pennsylvania 20
– Ohio 18
– Georgia e Michigan 16
– North Carolina 15
– New Jersey 14
– Virginia 13
– Washington 12
– Arizona, Indiana, Massachusetts e Tennessee 11
– Maryland, Minnesota, Missouri e Wisconsin 10
– Alabama, Colorado e South Carolina 9
– Kentucky e Louisiana 8
– Connecticut, Oklahoma e Oregon 7
– Arkansas, Iowa, Kansas, Mississippi, Nevada e Utah 6
– Nebraska, New Mexico e West Virginia 5
– Hawaii, Idaho, Maine, New Hampshire e Rhode Island 4
– Alaska, Delaware, District of Columbia, Montana, North Dakota, South Dakota, Vermont e Wyoming 3.