Concerto di Natale: dove le parole non arrivano
Scritto da Valentina Di Salvo il 26 Dicembre 2018
Il 27 dicembre alle 21.00 ci sarà il Concerto di Natale della Banda Musicale “Pietro Mascagni” Città di Milazzo, diretto dal Maestro Giuseppe Maio.
L’appuntamento è al Teatro Trifiletti, un luogo dalla forte valenza storico-culturale e molto amato dai milazzesi.
La banda eseguirà diversi brani di compositori di fama mondiale tra cui Rossini, Lehàr, Hérold, Ferran, Schwarz.
Suonerà anche le note de “Il lago dei cigni”, balletto tra i più acclamati del XIX secolo e musicato dal compositore russo Tchaikovsky, esponente di spicco del tardo romanticismo.
«In questo periodo abbiamo avuto diversi eventi – dice l’oboista Jessica Di Salvo –. Abbiamo suonato in via Giacomo Medici ma anche in luoghi sacri: nelle Chiese di San Marco il 9 dicembre, a Santa Marina e a San Pietro. Il 23 dicembre abbiamo suonano nella Chiesa di Santo Rocco e poi ci siamo spostati in periferia. Tra l’altro è stato un periodo pieno di prove. Per noi le prove sono fondamentali, non solo per l’ovvia finalità: ci insegnano il valore della parola “insieme”».
Al Teatro Trifiletti si esibiranno Emanuele e Antonio Sergi, Jessica Di Salvo, Mariangela Gitto, Ilenia Giorgianni, Beatrice Di Salvo, Ilaria Gitto, Francesco Milazzo, Giusy Giorgianni, Melissa Nania, Mariangela Corso, Antonella Sottile e Cristina Italiano.
Inoltre ci sarà Paolo Maio, figlio d’arte, Giorgio Milazzo e il Presidente Pietro Formica.
Sono solo alcuni dei musicisti del comprensorio, riuniti nella banda piena di talenti.
La Banda musicale “Pietro Mascagni”, reduce dal Festival Internazionale di Malta avvenuto tra il 23 e il 26 novembre 2018, è sempre impegnata in nuovi progetti e iniziative, come il corso di propedeutica musicale programmato a gennaio 2019.
Il Concerto di domani, gratuito, non sarà l’ultimo evento del 2018: venerdì 28 dicembre alle 19.00, la banda si esibirà nel Santuario di San Francesco di Paola con un Concerto di Musica da Camera.
“La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi”.
Parole di uno degli artisti più sensibili del nostro tempo: il pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso.