Capo D’Orlando arrestato uomo per abusi su minore
Scritto da Redazione il 13 Marzo 2019
Triste vicenda quella scoperta dagli uomini del Commissariato di Capo D’Orlando, ai danni di una minore della zona. II responsabile un amico di famiglia della vittima, finisce in carcere in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Patti. La vittima era solita recarsi a scuola con la navetta dedicata, un amico di famiglia si trova lì a passare e si offre di accompagnarla. Una, due, tre volte fino a quando l’occasionalità diventa abitudine. Ad insospettirsi della cosa le insegnanti che sempre più frequentemente notano la minore scendere dallo stesso mezzo condotto da un soggetto che peraltro è solito intrattenersi anche con altre studentesse. Decidono quindi parlarne con la ragazza, e ciò che viene fuori è davvero raccapricciante. Si rivolgono subito ai poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando che, sotto la guida del Sostituto Procuratore del Tribunale di Patti, avviano un’intensa attività investigativa. Dalla targa dell’autovettura risalgono al conducente di cui monitorano spostamenti e tabulati telefonici evidenziano numerose chiamate al suo cellulare dall’utenza dell’uomo di carattere esclusivamente unilaterale incompatibile con l’esistenza di una relazione consenziente.
I sopralluoghi effettuati nei luoghi, teatro degli abusi, descritti dalla giovane con dovizia di particolari confermano l’attendibilità delle sue dichiarazioni rese anche alla presenza degli investigatori. In particolare riferisce di un vecchio casolare privo di finestre e porte, utilizzato per consumare i rapporti non voluti, relativamente al quale gli operatori di polizia constatano la perfetta coincidenza con il ricordo tutt’altro che sbiadito della vittima. Anche le vie limitrofe alla scuola erano utilizzate per consumare i reati. Grande precisione inoltre nella narrazione di quanto subito, confidato pure ad una compagna di scuola insieme al senso di prostrazione, mortificazione e sconforto. Stamattina la fine delle sofferenze a distanza di poco tempo dalla scoperta di questa triste storia di violenza fisica e psicologica: i poliziotti lo conducono in carcere in esecuzione della relativa ordinanza custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Patti.