Barcellona Pozzo di Gotto. Lettera Aperta di Nino Abbate, Direttore del Museo Epicentro, su riconoscimento Amministrazione comunale a donne barcellonesi
Scritto da Valentina Di Salvo il 15 Agosto 2020
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Direttore del Museo Epicentro di Gala, frazione di Barcellona Pozzo Di Gotto, sulla premiazione riservata alle donne barcellonesi e indetta dal comune.
Oggi,15 agosto 2020, una giornata di festa, mi ritrovo a scrivere per difendermi da “Uomo Libero” dagli attacchi subiti su FB dall’Esperto alla cultura Salvatore Scilipoti e dall’Assessore alla cultura del comune di Barcellona Pozzo di Gotto Angelita Pino, per aver dato un valore alle mie parole da libero cittadino, per avere difeso i miei ideali, da uomo di cultura, da artista, da fondatore del museo Epicentro, da creatore della poesia circolare, del giardino di Salva e da tante altre cose sempre nel campo dell’arte insieme alla mia compagna Salva da oltre trentacinque anni. Lei ha vissuto e vive tutte le ingiustizie di Barcellona Pozzo di Gotto, che non vuole cambiare, città avara, non dalle persone che ci abitano, ma da quelli che dovrebbero dare l’esempio di una civiltà senza compromessi, città senza una guida politica dedica alla cultura.
Sono stato anche denunziato per abusivismo edilizio per avere creato un museo d’arte contemporanea su mattonelle uniche al mondo, in un luogo in cui c’era una discarica di immondizia. Nessuno mi ha difeso se non pochi amici, sempre lasciato da solo e da solo ho sempre lottato in tutte le battaglie culturali.
Ho subito danni alla struttura del Museo, un tubo abusivo nel giardino di Salva a ancora oggi non è stato ancora tolto dal comune. Dov’ è la giustizia?
Non può essere una persona, o due persone, a decretare una riconoscenza a delle Donne illustri barcellonesi in nome dell’amministrazione comunale che rappresenta tutta la città di Barcellona, non si possono permette di sbagliare, sono cosi arroganti da non ammetterlo.
Insinuano anche scuse banali sul conto di una difesa personale, ma non è cosi.
Ci sono rimasto male perché delle Donne meritevole, più di tante altre premiate il 13 agosto 2020 come illustri barcellonesi, che rispetto come ho sempre rispettato la figura femminile sempre presente nelle mie sculture, siano rimaste fuori, e non faccio i nomi per delicatezza. Donne a cui si è mancato veramente di rispetto e umiliate nel sentirsi escluse in quanto hanno dedicato la loro vita al beneficio di Barcellona Pozzo di Gotto, come immagine e come professionalità.
Sono stato accusato in un post su Facebook che la mia contestazione sia dovuta al fatto che Salva non sia stata premiata, non è così. Mi chiedo: Con quale criterio gli organizzatori hanno fatto questa scelta? Con quale storicità culturale? Sono state fatte per interesse politico? Associativo? Di convenienza alle prossime elezioni?
Diano una motivazione di queste scelte approssimative, senza scadere sul personale come sta accadendo. Diano i percorsi che hanno fatto ognuno di loro nel tempo e poi possiamo fare dei confronti. Le cose vanno fatte bene, altrimenti è meglio non farle nulla. HO DIFESO LE DONNE BARCELLONESI NON PREMIATE, NON AVEVANO BISOGNO DI UN PREMIO MA DI RISPETTO’.
Perché nessuno parla? Nessuno contesta? Dove sono le associazioni culturali barcellonesi? Io contesto per onore al mio sentire e alla mia immagine.
Sono un uomo libero sempre alla ricerca della verità, non importa se per qualcuno perdo stima o che mi senta accusato di “toccare il fondo”. E’ ridicolo. lo dimostrano le tante performance fatte con Salva, a difesa del prossimo e della società. Tanto per citarne qualcuna, nel 1993 io e Salva abbiamo girato tutta l’Italia toccando tutte le piazze principali siciliane e italiane da Messina a Taormina, Palermo, Acireale, e poi Roma, Milano, Firenze… e tante altre piazze con la performance le “Radici dell’Essere” per difendere la nostra terra di Sicilia dalla criminalità dalle ingiustizie “ingiustizie” che purtroppo riemergono sempre, come quella del 13 agosto 2020, proprio nella nostra città di Barcellona Pozzo di Gotto. Città che ci dovrebbe rispettare, salvaguardare.
Sapete il motivo qual’è? Siamo persone libere e una passerella senza storia sicuramente non avrebbe cambiato la dignità, ma il rispetto per una “Donna” meritevole che sia Salva o Patrizia, Iliana, Antonella, Raffaella o Maria non deve mai venire meno. Questa è cultura.
Nino Abbate