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Arte&Memorie. Perché ricordare Paul Klee

Scritto da il 18 Dicembre 2018

Paul Klee nacque oggi a Munchenbuchsee (Svizzera), 139 anni fa e fu uno degli artisti più importanti e originali del ‘900: contribuì allo sviluppo di molte correnti artistiche e per questo è sempre stato difficile classificarlo.

Infatti in genere viene associato all’astrattismo ma fu anche un precursore del surrealismo.

Prima di morire nel 1940 a Berna, Klee ci ha lasciato 10 mila opere.

Il suo contributo però non è relegato soltanto all’ampia produzione artistica ma si riversa fortemente nell’elaborazione teorica: vorace lettore poliedrico, Klee diventò un personaggio di rottura, un avanguardista che contribuì allo sviluppo della successiva arte contemporanea.

«Un filoso del ‘900, Walter Benjamin, è stato folgorato dal suo acquerello intitolato Angelus Novus – dice l’artista milazzese Laura Marchese – attorno al quale ha costruito la sua visione della Filosofia della Storia. L’angelo rappresenta, secondo il filosofo, colui che vorrebbe redimere le ingiustizie del passato ma che sospinto dalla bufera del progresso non può soffermarsi. La cifra poetica dell’acquerello è costituita dallo sguardo dell’angelo: sbigottito, inorridito ma pieno di fiducia e speranza verso il passato».

Figlio di musicisti, Paul Klee fu spinto dai genitori a diventare violinista già a sette anni ma, nonostante il talento, nel periodo dell’adolescenza si avvicinò alle arti visive disegnando soprattutto caricature senza badare ai supporti. Si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Monaco e dopo gli studi si plasmò attraverso l’approfondimento dei grandi maestri italiani del Rinascimento, venendo quindi direttamente in Italia. Poi, una volta a Berna, elaborò quanto appreso sviluppando nuove tecniche artistiche.

Cruciale nella vita di Klee fu l’incontrò con l’artista russo Vassilij Kandiskij e con il pittore tedesco August Macke con i quali condivise l’approccio spontaneo e istintivo alla pittura, e la volontà di veicolare un messaggio “spirituale” e metafisico attraverso l’arte. Con loro si unì al movimento espressionista Dea Blaue Reiter fondato da Kandinskij stesso.

Klee fu uno dei primi – insieme agli altri del Der Blaue Reiter e a Picasso – a rappresentare la realtà in forma astratta, contribuendo alla nascita della corrente artistica in seguito chiamata astrattismo.

Come disse Paul Klee:

«Dietro la varietà delle interpretazioni c’è un ultimo segreto e la luce dell’intelletto si spegne miseramente».


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