Ancora razzismo nel calcio
Scritto da Valentina Di Salvo il 29 Dicembre 2018
Il 26 dicembre a San Siro, le urla razziste rivolte al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly hanno macchiato lo spirito sportivo di giocatori e tifosi civili.
«La prossima volta sarebbe giusto fermare la partita» hanno dichiarato gli allenatori.
I colpevoli sono stati condannati pubblicamente dai massimi esponenti del calcio nazionale, europeo e mondiale e dai rappresentanti del mondo politico italiano.
Solidarietà anche da molti colleghi di Kalidou Koulibaly che hanno utilizzato i social per diffondere messaggi positivi.
Faouzi Ghoulam, compagno di squadra del difensore, ha sponsorizzato un’iniziativa promossa da un gruppo di tifosi del Napoli attraverso una pagina Facebook postando sui propri profili social una sua foto con il volto coperto da una maschera che ricrea il viso di Koulibaly insieme all’appello rivolto a tutti – sia a tifosi civili che a giocatori – di indossare la maschera sugli spalti del San Paolo.
La citazione: “Non importa il colore della pelle. Non importa la religione. Non importa per quale squadra fai il tifo. Il calcio, come tutti gli sport, é un gioco. E tutti i giochi sono passione, divertimento, libertà: e nella libertà siamo tutti uguali! Domani saremo tutti Koulibaly!”
Oltre alle maschere, 10 mila sono già state preparate, verranno distribuite anche centinaia di magliette con la foto del giocatore e la frase di solidarietà.
«Dobbiamo ripristinare lo spirito autentico del calcio. Abbiamo un modo di viverlo che è completamente sbagliato: un rigore mancato diventa caso nazionale, i tifosi si offendono a vicenda, altri addirittura si sentono liberi di urlare insulti ai giocatori in campo. Razzismo, orientamenti sessuali, gossip in generale. Di questo sembra fatto il calcio oggi. Bisogna educare all’umanità, riformulare il concetto di libertà e ricordarci di quello spirito sportivo ed edificante fatto di regole e cooperazione!»
Sono le parole appassionate pronunciate dal relatore Sergio Granata, direttore di Antenna del Mediterraneo e presente all’importante Convegno sul calcio del 20 dicembre 2018 a Santa Lucia del Mela: “Il Calcio parlato nell’era social”.
Un evento che ha messo in luce le problematiche moderne relative alle nuove modalità di fruizione e approccio al calcio.
Gli organizzatori sono stati Francesco Anania, speaker radiofonico e presentatore di eventi, e il Milan Club “Marco Van Basten” di S. Lucia del Mela, l’associazione calcistica molto attenta alle difficoltà della corretta tifoseria e all’aspetto culturale dello sport.
Grazie al patrocinio del comune, nella figura del sindaco Matteo Sciotto, e alle relazioni di importanti personalità del mondo della comunicazione – la giornalista de “La Gazzetta del Sud” Katia Trifirò, il sociologo e giornalista Francesco Pira, Sergio Granata Direttore di AM, Salvatore Costantino Editore di Radio Milazzo e Felice Gitto, Presidente del Milan Club – l’evento ha raggiunto lo scopo di informare il pubblico attraverso un adeguato approccio critico.