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Ambiente, rimodulato piano economico: aumentano le risorse disponibili

Scritto da il 21 Aprile 2021

Seconda linea del depuratore, rimodulato il piano economico e maggiori risorse per l’intervento nell’impianto di Fossazzo. Lo ha reso noto il dipartimento Ambiente dell’assessorato regionale dando notizia dell’avvio della procedura di VIA-VAS per i progetti esecutivi che riguardano il territorio regionale.

La nuova somma a disposizione è di 9 milioni e 600 mila euro, quasi un milione e mezzo in più rispetto all’iniziale previsione. L’obiettivo è, nel caso di Milazzo, rispettare i termini comunicati a dicembre dal commissario che fissava a maggio 2021 la data ultima per «il completamento delle fasi di verifica, validazione e approvazione della progettazione esecutiva, cui seguirà la gara per l’affidamento dei lavori».  A palazzo dell’Aquila si segue con attenzione l’iter procedurale dopo che – come ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo – nel 2016 praticamente tutta l’istruttoria è passata a Palermo con l’intervento di un Commissario straordinario che ha revocato l’incarico di Rup precedentemente affidato dal Comune di Milazzo individuandone un altro all’interno della società di supporto degli Uffici del Commissario.. Successivamente il Commissario unico ha aggiudicato la gara inerente i servizi di progettazione esecutiva, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza e servizi a supporto per la progettazione e, a novembre 2019, il Rup, ing. Rosanna Grado, ha informato il Comune che i lavori sarebbero dovuti cominciare l’1 settembre 2020. Cosa che non è avvenuta. Ora si spera di poter definire tutto l’iter e bandire la gara entro l’anno per poter immaginare un inizio dei lavori nel secondo semestre del 2022. Anche perché la Sicilia essendo sotto procedura di infrazione da parte della Unione europea non può perdere ulteriore tempo dopo tanti rinvii. La seconda linea di trattamento è da tempo attesa perché ritenuta fondamentale per far sì che l’impianto superi ogni possibile criticità. Una volta finito l’impianto dovrà essere pienamente funzionante per un carico inquinante di 40.250 abitanti e garantire, per tutto l’anno, la gestione ordinaria del presidio depurativo.                                                          


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