A Messina nascerà il MAXXI Med, museo-ponte per le arti del Mediterraneo
Scritto da Alda Fantin il 31 Ottobre 2023
Si è concretizzato il protocollo firmato a Roma da Fondazione MAXXI, Comune e Università di Messina per la realizzazione di un ambizioso polo del contemporaneo a vocazione interculturale sullo Stretto.
Il MAXXI Med Messina sorgerà nell’edifico di archeologia industriale delle Torri Morandi, ubicate nel quartiere di Torre Faro e completate tra il 1954 e il 1955 su progetto dell’ingegnere Riccardo Morandi come parte terminale dell’elettrodotto che univa la Sicilia alla Calabria.
«Una sigla che conclude il percorso avviato un anno fa e che oggi grazie ad una proficua sinergia di intenti inizia a definirsi attraverso questo atto aggiuntivo per dare concretezza a una visione unica di sviluppo e opportunità di crescita per il nostro territorio» così si è espresso il sindaco Basile in apertura dell’incontro.
Il protocollo assegna alle parti la facoltà di disciplinare con progressivi accordi attuativi specifici. Pertanto, considerata la disponibilità del Comune di Messina a mettere a disposizione del progetto le Torri Morandi e la necessità di prevedere una collaborazione di lungo periodo che giustifichi anche la richiesta e l’impegno di fondi nazionali e comunitari, il sindaco Basile e il presidente della fondazione MAXXI Alessandro Giuli hanno convenuto che il Comune cederà la sede in comodato gratuito alla Fondazione per un periodo di almeno quindici anni. La cessione dell’immobile avverrà attraverso un procedimento amministrativo dedicato, che il Comune si impegna fin d’ora ad avviare, mentre la Fondazione MAXXI si farà carico dello studio preliminare per la definizione di un progetto di musealizzazione degli spazi conferiti.
Per quel che riguarda le finalità dell’ambizioso polo museale, votato a “propagare l’energia creativa dell’arte e dell’architettura del Mediterraneo”, riconnettendosi all’originale destinazione d’uso delle Torri Morandi, il protocollo sancisce la volontà di esplorare e valorizzare la scena artistica contemporanea del Mediterraneo, “per approfondire il patrimonio identitario comune e le culture dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, creando occasioni di confronto e scambio”.
Agevole, visto il contesto, parlare di “museo ponte”, volto a favorire il dialogo interculturale tra Europa, Maghreb e Medio Oriente attraverso il linguaggio universale dell’arte.