Teatroff Patti d’Autore, il 29 gennaio, apputamento con Lia Levi
Scritto da Valentina Di Salvo il 19 Gennaio 2024
Il 29 gennaio alle ore 18:00, presso la Concattedrale di Patti, per la giornata della memoria, si terrà un appuntamento molto atteso che vedrà protagonista la straordinaria scrittrice Lia Levi. Evento gratuito inserito all’interno della rassegna teatrale Patti d’Autore, organizzato dall’associazione Banca della Speranza del presidente Nicola Tindaro Calabria, con il supporto della Regione Siciliana (assessorato sport, turismo e spettacolo), in collaborazione con ASC Production, Demea Eventi, Edizioni Montalbano e Istituto Compresivo 3 “Lombardo Radice”. Rassegna che vede come direttore artistico Mario Incudine.
La serata, condotta da Giovanni Remigare, vedrà la presentazione del libro di Lia Levi “una bambina e basta”. A dialogare con la scrittrice il Prof.Sandro Musarra. A cornice dell’evento si esibiranno la Corale dell’istituto comprensivo 3 “Lombardo Radice“di Patti, Sebastiano Pietrini (voce dei Sudcantica) e Aura.
“UNA BAMBINA E BASTA” LA TRAMA
Questa è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. È attratta dal Dio “buono dei cristiani e non da quello sempre arrabbiato degli ebrei”, dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica ambiguamente incoraggiata da qualche monaca, dalla speranza d’interpretare la Madonna alla recita di Natale. Ma quando è a un passo dall’abbracciare la nuova fede, interviene la madre, “tigre, leonessa, che ha poco tempo per libri e sinagoghe perché deve difendere le figlie”, la loro vita ma anche la loro identità minacciata. Solo a guerra terminata potrà dire alla figlia: tu non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta.
LIA LEVI
Lia Levi, nata a Pisa nel 1931 da una famiglia piemontese di origine ebraica, ha vissuto da bambina le persecuzioni razziali e la deportazione nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Ha voluto testimoniare la sua esperienza nel suo primo romanzo, Una bambina e basta, pubblicato nel 1994 e vincitore del Premio Elsa Morante opera prima; da allora ha continuato a scrivere romanzi sia per adulti che per ragazzi, più volte premiati e apprezzati da pubblico e critica. È un’importante testimonianza dell’ebraismo italiano.
Con Questa sera è già domani ha vinto il Premio Strega Giovani del 2018. Ora vive e lavora a Roma, dove ha anche fondato e diretto per trent’anni il mensile della comunità ebraica Shalom