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Presentati i Piani di zona del Distretto socio-sanitario

Scritto da il 1 Luglio 2020

Nell’aula consiliare del Comune di Milazzo, il Distretto socio sanitario D27 ha presentato le linee che caratterizzeranno i nuovi Piani di zona relativi ai servizi socio-assistenziali da offrire ai Comuni del comprensorio.
Ben due milioni di euro tra Piani di zona e Pal (Piano di attuazione locale) sono stati annunciati nel corso dell’incontro  dal coordinatore del gruppo Piano, Filippo Santoro, dopo l’introduzione dell’assessore ai servizi sociali Giovanni Di Bella. Il coordinatore ha illustrato le varie azioni previste in due tranche di Piani di zona: quello relativo all’anno 2018/19 per il quale sono utilizzabili poco più di 500 mila euro e quello dell’anno successivo che prevede una assegnazione della Regione al Distretto di un milione di euro.   Le azioni previste riguarderanno l’assistenza domiciliare ai diversabili, un progetto socio lavorativo e poi anche il potenziamento dell’ufficio anche per fronteggiare le numerose  rendicontazioni che dovranno essere inoltrate all’assessorato Regionale. Relativamente alla programmazione dell’altro Piano sono previsti servizi  di educativa domiciliare minori per aiutare le famiglie e superare gli elementi di criticità  e fragilità del sistema e  assistenza alla comunicazione a livello distrettuale.

Il progetto Pal relativo alla quota servizi del Fondo Povertà andrà invece – ha sottolineato Santoro – a sovrapporsi negli interventi con il Pon e  prevede infatti il rafforzamento dei servizi Sociali con l’assunzione di ulteriori 4 assistenti sociali che verranno utilizzati per il 2° Fondo Pal per l’attivazione dell’inclusione sociale. L’importo sarà  di 508 mila euro.

Risorse che – come evidenzia l’assessore ai servizi sociali Giovanni Di Bella – permetteranno di assicurare assistenza ad un territorio che ha tanto bisogno visto l’aumento dei soggetti che esprimono un disagio. Giova ricordare che gli ultimi trasferimenti regionali sono di gran lunga inferiori – quasi il 40 per cento in meno – rispetto al precedente triennio. Solo facendo “sistema” pertanto e creando una rete reale dei servizi da erogare sul territorio, si riuscirà a determinare un utilizzo razionale ed efficiente delle risorse disponibili.


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