Woman’s flowers. La musica potrebbe salvarci vol.3
Scritto da Redazione il 28 Novembre 2019
Credo che la musica sia in grado di trasmettere quelle sensazioni che la voce potrebbe omettere. Non crea fraintendimenti, come direbbero i “grandi uomini”, capaci di dettare ordine e disciplina.
Sono all’ascolto di Oh mother di Chrstina Aguilera. La canzone scritta per la madre, vittima delle violenze del marito, padre della cantante. Oggi la storia ce la racconta lei.
Era una giovane come tante altre, dagli occhi innocenti e pieni di sogni, quei sogni che il denaro non può realizzare, perché l’amore è risaputo, non ha prezzo. Arriva spontaneo, ti invade e quell’uomo sembrava essere capace di colorare quei sogni che, fatti i conti con la realtà fino a quel momento avevano solo contorni. La vita procede, sembra standardizzata. I preparativi, il matrimonio e i figli, tutto con un certo ordine. Che quell’uomo non li avesse voluti i figli? Assolutamente, li aveva desiderati, pronto ad allevarli nel migliore dei modi, seguendo una logica sbagliata. Era giusto far sapere loro come avrebbero dovuto comportarsi ora e in futuro e quale miglior esempio se non la loro madre? Stanca, le cui uniche forze erano spese per coprire i lividi e i tagli e per difendere i figli; si perché li avrebbe difesi a costo della vita, quella che nonostante i rimpianti, i pianti, i singhiozzi trattenuti avrebbe dato in cambio della loro. Ma quegli insegnamenti sembravano non arrivare. I figli come la mamma, disobbedienti e perché risparmiarli? Fu allora che trovò la forza. C’era di meglio, il meglio che aveva sempre desiderato e che meritava di avere e non era sola, c’erano i suoi figli che mai l’avevano lasciata e che sempre l’avrebbero ringraziata per quello che aveva fatto. Avrebbe vissuto.
La libertà della donna è ogni giorno. È nata libera eppure lotta da una vita per ottenere ciò che le spetta di diritto.