49 anni fa ci lasciava Jim Morrison
Scritto da Redazione il 3 Luglio 2020
Era la mattina del 3 luglio 1971 quando Jim Morrison, una delle più grandi rockstar di tutti i tempi, veniva ritrovato cadavere in una vasca da bagno parigina. Cantautore, poeta, leader carismatico della band The Doors e icona rock occupa dal 2008 il 47° posto tra i 100 cantanti migliori di sempre stilata dalla rivista Rolling Stone. Sulla sua morte aleggia ancora un alone di mistero.
La prima versione, quella ufficiale, vuole Pamela e Jim andare al cinema e rientrare a casa all’una di notte del 3 luglio ’71. Lei si mette a lavare i piatti, mentre lui guarda dei film. Poi vanno a letto e si addormentano.
Più verosimilmente, dopo il cinema, Jim e Pamela si fermano in un caffè a bere. Rientrati a casa, Jim ricomincia a bere, mentre Pamela versa della polvere bianca su un tavolo, si tratta di eroina. A Jim piace la cocaina, ed è contrario all’eroina. Però quella notte decide di far compagnia a Pamela. Ha già bevuto parecchio e la droga, mischiata all’alcol, moltiplica il suo effetto. Poi si mettono sul letto ad ascoltare dischi, finiscono per addormentarsi.
Durante la notte Pamela si sveglia per il respiro troppo rumoroso di Jim. Per svegliarlo è costretta a schiaffeggiarlo. Lui apre gli occhi e dice di non sentirsi bene, si alza dal letto, cammina un po’ per la stanza. Cerca di farsi un bagno caldo nella vasca, ma viene preso da nausea e vomita, anche sangue. Poi dice di sentirsi meglio e Pamela torna a dormire. È già l’alba quando si sveglia e si accorge che Jim non è nel letto. Lo trova ancora nella vasca, morto. Lei morirà tre anni dopo, di overdose.
In ultimo c’è la versione più improbabile e anche più suggestiva. Jim, aiutato da Pamela, avrebbe simulato la sua morte per vivere libero e senza impegni, potendo concentrare le energie nell’attività poetica.
Aveva 27 anni, età maledetta per le rockstar, quasi una tappa forzata per chi accede all’olimpo del rock e lascia tracce indelebili. Prima di lui Janis Joplin, Brian Jones e Jimi Hendrix; Kurt Cobain nel ’94 ed Amy Winehouse nel 2011.
Lo ricordiamo con The end, registrata nel lontano 1966 e nata dall’improvvisazione che il gruppo era solito fare sul palco.